Portoncini e casseforti, ecco come funzionano

Quali caratteristiche devono avere per risultare difficili da scassinare?

Portoncini e casseforti, ecco come funzionano
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Portoncini e casseforti che caratteristiche devono avere? I continui episodi di microcriminalità, l’aumentare dei furti in casa, le pericolose aggressioni che spesso si verificano nelle dimore più isolate, rendono necessaria un’attenzione particolare agli accorgimenti che utilizziamo per proteggere noi stessi e i nostri cari, oltre che i nostri beni. In primo luogo, pensiamo alla porta. E’ da lì, infatti, che si verifica il maggior numero di ingressi di malviventi nelle abitazioni. Poiché i ladri stessi sono spesso dilettanti, davanti ad una porta blindata può capitare che si arrendano, scegliendo prede più agevoli da conquistare.

Portoncini e casseforti, da dove iniziare

Per chi ne acquista una, ecco le caratteristiche cui serve prestare attenzione prima di concludere il proprio investimento. In primis la porta deve essere certificata. Quindi per essere costruita a regola d’arte ogni sua parte dovrebbe rispecchiare le seguenti caratteristiche. Ossia avere un controtelaio con lo spessore ottimale di almeno 2 mm; le zanche a lato dovrebbero essere quattro; lo spessore del telaio dovrebbe essere superiore di 5 mm al controtelaio. Pensiamo poi all’anta, ovvero la porta. L’anima interna dovrebbe essere costruita in lamiera d’acciaio (o doppia lamiera resistente al trapano) dello spessore minimo di 2 mm. Con queste caratteristiche i ladri avrebbero un bel daffare per riuscire a scassinarla. Regolazione anta: è necessario verificare che possa essere eseguita per regolare la porta al meglio. Serratura di sicurezza: dovrebbe essere protetta con l’apposita piastra antitrapano. Le chiavi dovrebbero essere non duplicabili sigillate.

Rivolgersi ad installatori di fiducia

Il consiglio che pare scontato quando si parla di portoncini e casseforti è quello di rivolgersi a installatori di fiducia che sapranno mettere a disposizione la propria esperienza. Da prendere in considerazione anche l’entità del muro nel quale si inserirà la porta. Se non è un muro portante, probabilmente i posatori avranno problemi più o meno impegnativi durante l’installazione. Al contrario se si tratta di una muratura piena, utilizzando tasselli ad espansione ad alta tenuta nessun problema.

Se non si ha la porta blindata

Attenzione poi al chiavistello a cremagliera. Questo è fondamentale per impedire ai ladri di entrare in casa, qualora non si disponga di porta blindata. Deve essere posto in tutte le porte che si affacciano all’esterno. E’ composto da quattro componenti: La chiave, la rosetta (l’elemento dorato), il cilindro (inserito nel bordo del battente) e la bocchetta. Un professionista qualificato. saprà consigliare le caratteristiche che il chiavistello deve possedere per essere efficacemente a protezione della casa. E la cassaforte? E’ un contenitore a prova di ladro a serratura o combinazione. Considerando che la cassaforte rientra tra quegli acquisti che normalmente, sia in famiglia che in ufficio, vengono effettuati una sola volta, tre sono le domande fondamentali da porsi prima della scelta. Quanto e cosa vi devo riporre; dove/come la posso collocare; quale tipo di chiusura adottare.

Il punto sulla cassaforte

Rispondendo alla prima domanda individuerete le dimensioni della cassaforte da acquistare. Tenete presente che spesso, inizialmente, intendete riporre in essa solo soldi e gioielli, ma che, in seguito, potreste avere oggetti preziosi di dimensione superiore da riporvi: argenteria, macchine fotografiche o telecamere, documenti, armi, ricordi di famiglia ecc… Stabilita la dimensione, con il secondo quesito si individua il tipo di cassaforte: potrà essere a mobile o da installare a muro. Per quanto riguarda la sicurezza entrambi i modelli, se installati da personale specializzato, offrono pari garanzie al tentativo di furto. I modelli da murare devono essere sistemati nel luogo più idoneo. Infatti è necessario individuare quei muri perimetrali o portanti con spessore di almeno 10 centimetri superiore alla profondità massima della cassaforte.

I vari modelli e la sicurezza

Il modello a mobile occupa volume e non sempre si adatta allo stile dell’arredamento, si consiglia quindi di installarlo dentro armadi o ripostigli dove, peraltro, è sicuramente lontano da occhi indiscreti. Per rispondere alla terza domanda segnaliamo che esistono casseforti con chiusura a chiave, a combinazione meccanica, a combinazione elettronica. Premesso che i tre sistemi offrono pari garanzie di sicurezza, occorre sottolineare che la soluzione a chiave è la più semplice da utilizzare. Se nascondete la chiave stessa in un buon nascondiglio difficilmente avrete cattive sorprese. La combinazione meccanica è probabilmente il sistema più utilizzato ma può provocare qualche problema al proprietario se non è abile nel manovrare il combinatore. Occorre non scordarsi mai la combinazione che, a rigor di logica, non dovrebbe essere scritta su blocchi, agende o quaderni custoditi in casa.

Dall’elettronica all’ibrida

Il terzo ed ultimo tipo fondamentale di chiusura e quello a combinazione elettronica. Non un combinatore meccanico ma una semplice tastiera consente di aprire la cassaforte, ovviamente conoscendo la combinazione esatta, con una certa facilità. Esistono, inoltre, forme di chiusura ibride: chiave e combinazione meccanica oppure combinazione elettronica più chiave di emergenza. La chiave, solitamente, viene nascosta e mai utilizzata se non nel caso di guasto alla combinazione elettronica.

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