Casa più sicura con la biometria

Il riconoscimento biometrico fa riferimento all'identificazione o alla verifica automatica di identità attraverso la valutazione di caratteristiche fisiche e comportamentali

Casa più sicura con la biometria
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Come rendere la casa più sicura? La sicurezza dell’abitazione è molto importante. Spesso viene trascurata per ragioni economiche e questo rappresenta un grosso errore. Dalla sicurezza di un impianto può dipendere la nostra vita e quella dei nostri cari. La sicurezza costa, è vero, ma ne vale la pena spendere in questo settore al fine di sentirsi più protetti e dormire sonni tranquilli. In questo settore le aziende hanno compiuto grandi passi soprattutto nella progettazione e nell’installazione di sistemi elettronici, per il rilevamento, riconoscimento e trattamento di dati biometrici. Ma cosa si intende con il termine biometria? E come rende la casa più sicura?

Casa più sicura, ecco la biometria

Il termine ‘riconoscimento biometrico’ fa riferimento all’identificazione o alla verifica automatica di identità degli individui attraverso la valutazione di caratteristiche fisiche e comportamentali. In biometria due termini ricorrenti sono: l’accesso fisico con procedura di accertamento della titolarità del soggetto all’ingresso in un locale, edificio, comprensorio o area e l’accesso logico con procedura di accertamento della titolarità del soggetto a usufruire di una risorsa informatica. Utilizzare questa tecnologia è importante in quanto i dispositivi di riconoscimento tradizionali sono da sempre basati sulla verifica di un’informazione di cui si è a conoscenza (password, codici) o di un oggetto che si possiede (chiavi, tessere), ma ognuna di queste ‘chiavi’ può essere corrotta, persa, dimenticata o rubata.

Il riconoscimento biometrico

L’identificazione tramite caratteristiche fisiologiche, invece, utilizza tecnologie di autenticazione basate sul riconoscimento di ciò che si è, e non su ciò che si dice di essere o sapere. Queste caratteristiche quindi non possono essere perse, duplicate o rubate in quanto appartengono all’utente stesso, il quale non deve portare o ricordare nulla. Ma al lato pratico, quali sono le tecnologie che possono essere applicate attraverso il riconoscimento biometrico? Impronte digitali: la stabilità e l’univocità delle impronte digitali sono da tempo universalmente riconosciuti. Un’impronta digitale è la riproduzione dell’epidermide del polpastrello di una delle dita di una mano ottenuta premendo il dito su una superficie levigata. Geometria della mano: questo principio si fonda sulla rilevazione di un certo numero di caratteristiche morfologiche.

Dall’iride al riconoscimento facciale

In fase di registrazione, una telecamera digitale acquisisce 96 caratteristiche significative, che vengono elaborate e quindi compresse; il modello ottenuto è archiviato con un codice di riferimento. Riconoscimento dell’iride: può considerarsi una tecnologia biometrica emergente che, per le sue caratteristiche di sicurezza, si propone come valida soluzione per gestire situazioni che necessitano di un grado di sicurezza molto elevato. Il riconoscimento dell’iride consiste nell’analisi delle caratteristiche dell’anello colorato che circonda la pupilla. La struttura dell’iride è estremamente stabile nel tempo e rimane pressoché invariata dai 10 mesi d’età per tutta la vita. Riconoscimento facciale: il riconoscimento del volto sta diventando, nel corso degli anni, una delle più importanti e mature tecnologie di autentificazione biometrica. Essa si basa sull’acquisizione delle caratteristiche del volto di un soggetto attraverso una telecamera.

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