Stop ai parcheggi gratis tra Bisceglie e Gambara

Dal 30 settembre attorno alla M1 tra Gambara e Bisceglie entrerà in vigore il sistema di sosta a pagamento.

Stop ai parcheggi gratis tra Bisceglie e Gambara
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Stop ai parcheggi gratis tra Bisceglie e Gambara.

Stop ai parcheggi gratis tra Bisceglie e Gambara

MILANO – Una decisione che soddisfa i residenti ma che suscita qualche perplessità tra gli abitanti dell’hinterland e delle zone immediatamente vicine alle fermate della metropolitana rossa, nel tratto compreso tra Bisceglie e Gambara. Niente più posteggio libero lungo il vialone dove gli automobilisti parcheggiavano le auto per poi prendere i mezzi pubblici.

Una decisione presa per tutelare i residenti

I residenti potranno sostare gratuitamente sulle strisce blu, gli altri dovranno pagare 1,20 euro per ogni ora di sosta, dalle 8 alle 13 dei giorni feriali. Una manovra per tutelare i residenti che da tempo lamentavano la mancanza di posti auto vicino casa.

L'annuncio dell’assessore Granelli

A dare l’annuncio sui social, l’assessore alla Mobilità milanese Marco Granelli: “Dal 30 settembre entrerà in vigore nell’ambito 36, attorno alla M1 tra Gambara e Bisceglie il sistema di sosta a pagamento. Tutti i residenti stanno ricevendo per posta il pass che dovranno esporre sulla propria auto, la cui targa è già stata registrata nel sistema. In caso di problemi e inserimenti di altre targhe o errori i cittadini possono intervenire attraverso il sito internet del Comune di Milano oppure recandosi alle anagrafi di via Legioni Romane 54, piazzale Stovani 3, via Paravia 26. L’ambito 36 di validità del pass comprende il territorio compreso tra le vie Lorenteggio a sud, Bezzi e Misurata a est (la circonvallazione della 90-91), Rubens, Rembrandt, Millelire, Chinotto, Forze Armate, Olivieri, Parco delle Cave, Cancano, Cividale del Friuli a nord, Valsesia, Parri, confine comunale a ovest”.

Da ottobre attenzione alle multe

Da ottobre, annuncia Granelli, saranno anche potenziati i controlli degli ausiliari del traffico e della polizia locale, “per far rispettare le nuove regole”, precisa. Granelli spiega inoltre che “la regolamentazione della sosta insieme con area B, area C, l’aumento dei posti auto nei parcheggi di interscambio, il potenziamento del trasporto pubblico e la riforma tariffaria ATM, l’aumento delle stazioni di bike sharing, sono le principali azioni che il Comune sta realizzando per diminuire il traffico in città, migliorare la qualità dell’aria e combattere il cambiamento climatico”.

Il prolungamento della M1 da Bisceglie fino a Olmi

Inoltre, “il potenziamento della metropolitana vedrà in questo territorio anche il prolungamento della M1 da Bisceglie fino a Olmi servendo così il quartiere di Baggio, Olmi e Muggiano oltre ai Comuni di Cesano Boscone e Settimo e anche in parte Trezzano sul Naviglio – prosegue Granelli –. Per i parcheggi di interscambio qualche mese fa abbiamo aperto un nuovo piano del parcheggio Bisceglie mettendo a disposizione altri 450 posti auto in sosta. E infine in queste settimane stiamo aprendo nuove stazioni di BikeMi in Lorenteggio. Così Milano vuole innovarsi, cambiare, contrastare traffico e inquinamento, cittadini e istituzioni insieme. E intanto stiamo progettando la tracciatura per il nuovo ambito attorno alla M3 tra Brenta e S.Donato: lì tracceremo in autunno”.

Molte polemiche dai non residenti

Ma la decisione, se da una parte accontenta i residenti e li tutela, suscita polemiche tra chi abita nelle vie vicine, i non residenti che vogliono utilizzare i mezzi pubblici e dovranno pagare per parcheggiare vicino alle stazioni, i negozianti e chi esprime perplessità per le installazioni annunciate di nuove postazione bike sharing ma senza gli adeguati rifacimenti di piste ciclabili che garantirebbero più sicurezza ai ciclisti. Inoltre, anche i residenti nell’hinterland soffrono per la decisione: “Prima di fare questa scelta vanno potenziati i collegamenti, migliorare la rete di trasporto pubblico per unire le zone più periferiche con la città, realizzare più parcheggi di interscambio. Solo dopo aver garantito la possibilità a tutti di poter sfruttare una rete di trasporto pubblico più efficiente si possono prendere decisioni come questa – lamentano alcuni sui social –. Chi abita fuori Milano dovrà prendere i mezzi, con relative mancanze, pagare 2 euro, andata e ritorno 4, e poi altri 6 euro per parcheggiare vicino alle metropolitane. E l’abbonamento mensile è pure aumentato. Tanto vale prendere l’auto e andare a Milano direttamente. Non è così che si disincentiva l’uso della macchina”.

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