Sì alla superstrada Vigevano Malpensa. Legambiente: "Ennesimo scempio"

“Un’altra opera del tutto sproporzionata a fronte di una domanda di mobilità assolutamente modesta che non porterà alcun beneficio per i pendolari e danni enormi al territorio agricolo e al sistema idrico”, denuncia Legambiente Lombardia.

Sì alla superstrada Vigevano Malpensa. Legambiente: "Ennesimo scempio"
Pubblicato:

Sì alla superstrada Vigevano Malpensa. Legambiente: "Ennesimo scempio".

Sì alla superstrada Vigevano Malpensa. Legambiente: "Ennesimo scempio"

“Ecco l’ennesimo sfregio al territorio lombardo”. Legambiente non ci sta con il progetto della superstrada Vigevano - Malpensa, un’arteria lunga 20 chilometri che taglierà il Parco del Ticino per attraversare i campi agricoli del Parco Sud e, infine, collegarsi con lo svincolo sud della Malpensa-Boffalora.

Parla Legambiente Lombardia

“Un’altra opera del tutto sproporzionata a fronte di una domanda di mobilità assolutamente modesta che non porterà alcun beneficio per i pendolari e danni enormi al territorio agricolo e al sistema idrico”, denuncia Legambiente Lombardia, l’associazione che si batte contro le opere architettoniche e le infrastrutture reputate inutili, a favore del patrimonio naturale. “La seduta tra i vertici ha dato il via libera alla superstrada.

Per l'Europarlamento un effetto controproducente

Un’opera che lo stesso Europarlamento, interpellato da una petizione popolare, aveva ammonito, segnalando un effetto controproducente”, racconta Legambiente. Un’infrastruttura giudicata inutile e, anzi, dannosa per la lotta all’inquinamento atmosferico. Ma i pareri sfavorevoli, veicolati dalle aspre proteste delle associazioni ambientaliste, dei Comitati, delle organizzazioni come Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri, non sono bastate.

“Completa sordità per il mondo agricolo – aggiunge Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Prosegue una politica delle grandi opere inutili e del cemento. Si preferiscono opere viabilistiche sproporzionate dai costi economici e ambientali, invece di far fronte alle reali esigenze del territorio”.

Francesca Grillo

Seguici sui nostri canali