Scuola Don Milani, le opposizioni: "Troppi punti da chiarire, contatteremo il Prefetto"

Ancora polemiche da parte dell’opposizione sulla questione della scuola di Opera.

Scuola Don Milani, le opposizioni: "Troppi punti da chiarire, contatteremo il Prefetto"
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Scuola Don Milani, le opposizioni: "Troppi punti da chiarire, contatteremo il Prefetto".

Scuola Don Milani, le opposizioni: "Troppi punti da chiarire, contatteremo il Prefetto"

OPERA – Ancora polemiche da parte dell’opposizione sulla questione della scuola Don Milani, la scuola dell’infanzia su cui il sindaco Antonino Nucera ha programmato dei lavori di restyling.

La richiesta dell'opposizione di un consiglio comunale straordinario

“Il 5 giugno protocollavamo la richiesta per indire un consiglio comunale straordinario sulla scuola dell’infanzia Don Milani dato che il Comune, a quindici giorni dall’ipotetico inizio lavori, non sa ancora né quando potranno partire, né quanto dureranno, né su cosa verteranno – spiega Alberto Pino Pozzoli dai banchi dell’opposizione –.

La risposta negativa

A seguito della commissione Territorio e Ambiente il sindaco annunciava che la nostra richiesta non sarebbe stata accolta in quanto non previsto dalla legge. Eppure il Regolamento del Consiglio Comunale cita testualmente: “È obbligo del sindaco convocare il Consiglio Comunale entro venti giorni quando lo richiedano 1/5 dei Consiglieri Comunali, sempre che gli argomenti da inserire all’ordine del giorno rientrino nella competenza del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 32 della Legge 142/90 e successive modifiche.” Competenza certamente ricorrente in questo caso, come si avrà modo di spiegare al sindaco (ove vorrà ascoltare e riflettere), a ogni cittadino o a ogni autorità che possa tutelare le più elementari regole della dialettica democratica”. Pozzoli cita anche lo Statuto del Comune che “in materia appare chiaro: “il Presidente del Consiglio (il sindaco in questo caso) predispone l’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio, partendo dalle proposte presentate, dal sindaco, dalla Giunta o da 1/5 dei Consiglieri assegnati”.

Poca chiarezza sulla vicenda

“Appare evidente – commenta Pino Pozzoli – che l’alienazione del terreno di via Moneta collegata all’ampliamento della scuola Don Milani sia competenza del Consiglio Comunale e non potrebbe essere altrimenti. In spregio alle più basilari norme democratiche il sindaco non accetta la discussione e tiene all’oscuro tutti sulla reale situazione. Ci rivolgeremo al prefetto per il ripristino delle regole e siamo pronti a qualsiasi iniziativa utile a garantire la discussione sul punto per informare tutti gli operesi. Purtroppo i due vincoli esistono e la Soprintendenza potrebbe dare qualsiasi responso davanti alla richiesta di ampliamento della scuola. Le famiglie sanno che i lavori dureranno per tutto l’anno 2019/20. Ma neanche di questo ci sono certezze a questo punto. Bambini di tre anni potrebbero essere spostati alla scuola primaria e rimanervi per tutto il ciclo scolastico. Se al sindaco non piace la democrazia, può sempre chiedere ospitalità in Corea del Nord. Il prossimo consiglio comunale dovrebbe tenersi lunedì 24 giugno alle ore 18. Aspetteremo le comunicazioni formali per far valere i diritti del Consiglio Comunale”.

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