Scuola Copernico, nuove classi grazie all'amore dei genitori

Oltre 250, tra mamme, papà, nonni e insegnanti, hanno dato una mano per arrivare “là dove le istituzioni non arrivano".

Scuola Copernico, nuove classi grazie all'amore dei genitori
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Scuola Copernico, nuove classi grazie all'amore dei genitori.

Scuola Copernico, nuove classi grazie all'amore dei genitori

CORSICO – Quando hanno finito di scrostare, pulire, stuccare, dipingere e mettere tutto in ordine, i genitori (ma anche nonni e docenti che hanno voluto partecipare) hanno lasciato un messaggio sulle lavagne dei piccoli.

Un messaggio di amore

Un messaggio per dirgli bentornati nelle vostre nuove aule, rimesse a posto proprio dai genitori. C’è chi ha lasciato un cuore, chi un augurio, chi una frase che sottolinea l’importanza di fare squadra, di stare uniti, di essere un gruppo. E poi tutti, proprio tutti, ci hanno tenuto a scrivere la cosa più semplice, ma più forte: vi vogliamo bene, vi amiamo.

Una partecipazione eccezionale

Sì, perché è stato l’amore per i figli (e non solo per i propri, ma per tutti i bambini) a spingere mamme e papà a rimboccarsi le maniche. L’amor che muove il sole, si dice, è riuscito nell'impresa (a volte molto più complessa) di radunare i genitori e far capire che serviva la partecipazione di tutti. Oltre 250, tra mamme, papà, nonni e insegnanti, hanno dato una mano per arrivare “là dove le istituzioni non arrivano – dicono le mamme –.

Oltre ogni polemica

Ovviamente il pensiero che non dovremmo essere noi a doverci occupare di queste cose c’è, ma l’amore per i figli va oltre ogni polemica”. Ancora amore, più forte persino del giusto desiderio di vedere accogliente e ospitale la scuola dove i piccoli passano la maggior parte del tempo quotidiano. Anche se “continueremo a fare battaglia affinché chi deve intervenire lo faccia. Le finestre, le scale: ci sono lavori che attendono da anni.

"Ci mettiamo noi all'opera"

Nelle opportuni sedi continueremo a chiedere che si agisca, ma per ora ci mettiamo noi all'opera”, dice un determinato papà mentre passa lo stucco a un altro genitore e gli dice “ora arriviamo a darti una mano”. Sì, perché nella tre giorni di lavori alla scuola elementare Copernico la parola d’ordine è stata collaborazione, squadra. E nelle classi dove i genitori non erano numerosi, ci hanno pensato quelli delle altre aule. “Mio figlio va in quinta, potrei anche non pensarci visto che tra pochi mesi lascerà la scuola. Eppure non si deve ragionare così: siamo una squadra”. Una squadra fatta di genitori che mai hanno preso in mano un pennello e di altri, più esperti, che magari lo fanno di lavoro, e allora si prodigano a dare consigli.

Il Comitato Genitori IC Copernico

Ci sono genitori stranieri, in Italia da poco, che non capiscono benissimo la lingua, ma hanno portato scope e pennelli perché il concetto di dare una mano è passato come linguaggio universale. Qualcuno ha portato la pizza, un dolce per la pausa caffè. Insomma, tutti si sono dati da fare, da venerdì pomeriggio a domenica sera. Tutti coordinati dalle instancabili mamme del Comitato Genitori IC Copernico, che volavano da un’aula all’altra a portare vernici e solventi. Sono state in grado di mettere in piedi iniziative e appuntamenti per recuperare circa 2mila euro con le raccolte fondi e finanziare il progetto. Melania Iacona, Antonella Erriquez, Cinzia MatteiEvelina Anelli e Debora Cremona si sono dette “stanche ma ricche di entusiasmo per come è andata questa iniziativa.

Un esempio per i propri figli

Un’esperienza bellissima per tutti”, spinte anche loro dall'amore incondizionato per tutti i bambini. Amore che è anche esempio, insegnamento. Far capire ai propri figli l’importanza del volontariato, del mettersi all’opera donando la cosa più preziosa che si ha, il tempo. Dimostrare che scuola e famiglia sono due grandi concetti che si mescolano e si prendono per mano, si aiutano, si abbracciano. Adesso ci sono anche le aule: belle, nuove, colorate. “Ora bambini – scrivono i genitori sulla lavagna – riempitele con i vostri sorrisi. E ricordate: nessuna gioia è bella se non hai un compagno con cui condividerla”.

Francesca Grillo

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